La fede dei venaroli
Informazioni
Datazione
Da un voto fatto dalla comunità nel 1630
In breve
Per la gente di Pradalunga e per i cavatori del Monte Misma, ma non soltanto, un luogo privilegiato era la Forcella dove nel XVI secolo venne costruita una piccola cappella e dove poi fu edificato il Santuario della Forcella.
Storia e descrizione
Perché proprio in quel posto? Spiega Mario Valoti nel suo libro “Le pietre coti di Pradalunga” che il valico della Forcella (che allora veniva chiamata Forzella) era stato per secoli il punto di riferimento per i “Coheròcc” di Prédalonga perché era il punto di passaggio obbligato per i lavoratori che raggiungevano le vene della Sbadellata, della Val d’Opel, di Medoldo e di Prat Tadòlt.
Poteva essere stato un luogo di sosta dove i lavoratori si ritrovavano prima e dopo il turno di lavoro. Bisogna considerare che la devozione in quegli anni era forte e diffusa in tutta la popolazione, e in particolare in chi nel suo lavoro sapeva di rischiare la vita. La Forcella divenne anche un luogo di preghiera, un posto dove raccomandarsi a Dio attraverso la Madonna. Venne costruita la santella. In questo posto non si erano verificati fatti miracolosi: i lavoratori, i “coherocc” delle pietre coti ne avevano fatto semplicemente un luogo di preghiera, di conforto.
Mario Valoti riporta anche la testimonianza di Giovan Battista Busetti, storico dei santuari bergamaschi, che scrisse: “Fu a quest’edicola che gli abitanti di Pradalunga si recarono in processione nel maggio del 1630, quando la peste imperversava… fecero allora un duplice voto: se la Madonna avesse allontanato dal loro paese la peste, essi avrebbero edificato lassù, in sostituzione della modesta edicola, una chiesa promettendo di salirvi ogni anno in perpetuo, in solenne processione di ringraziamento”.
Il contagio, dicono le cronache del tempo, cessò d’incanto e i “fedeli attribuirono il prodigio all’intervento della Vergine”. E la prima chiesa venne costruita subito in pochi anni: aveva una lunghezza di dieci metri e una larghezza di quattro. Nel 1915 fu edificata la chiesa attuale con progetto dell’ingegner Elia Fornoni. La strada carrozzabile venne costruita nei primi Anni Sessanta, lo stesso periodo in cui fu edificata la Casa del Pellegrino, poi diventata ristorante.
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Enti e associazioni impegnate nella tutela e valorizzazione
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Santuario Forcella Pradalunga, Drone Vision 1
Campane del Santuario della Madonna della Forcella in Pradalunga (BG), Francesco Barbieri
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Bibliografia
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Mario Valoti (a cura di) Le Pietre Coti di Pradalunga, Comune di Pradalunga, 2011
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Franco Nicefori, Dalla Cava alla Campagna: le pietre coti di Pradalunga, Quaderni Archivio di Base, edizione Sistema Bibliotecario di Bergamo, 2002