La Costa Jels

Informazioni

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In breve

A Costa Jels sicuramente le miniere erano sfruttate già dai Romani, sebbene in modo abbastanza superficiale. Questi filoni furono scavati in profondità a partire da fine Ottocento e fino agli anni Sessanta del Novecento.

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Storia e descrizione

Diversi sono i siti minerari che si trovano nel comune di Gorno, ma il più antico è probabilmente quello di Costa Jels.
La strada per arrivare a questo luogo è suggestiva, si snoda in mezzo a prati, a boschi, concede punti dove ammirare il panorama.
Due chilometri dal paese consentono di arrivare ai borghi di Peròli bassi e alti e a Costa Jels. È’ interessante anche il nome, Jels, che, come tanti toponimi della valle, sembra risalire a linguaggi antichi che affondano radici nella preistoria e fanno pensare a popolazioni celtiche.
Lungo la strada che conduce ai Peròli si sfiorano la chiesetta della Santissima Trinità, la santella di Casa Conti, le fontane Carperà e della valle Crappi oltre a un’edicola votiva. Ai Peròli bassi esiste un antico edificio, la Casa dei Ghibellini, il cui nome rievoca una storia non proprio edificante per la nostra terra che, divisa tra Guelfi e Ghibellini, fu segnata da lotte sanguinose, talvolta tra paesi vicini che si erano votati al Papa o all’Imperatore.

La visita nel cuore della Terra
Arrivati a Costa Jels è possibile affrontare un percorso guidato ai siti minerari in superficie, ma anche nel sottosuolo, sempre abbinato alla visita del Museo delle Miniere allestito nel centro del borgo. Un viaggio tra le gallerie dura un’ora e mezza nei luoghi e nella memoria dei minatori e delle “taissine” che effettuavano la cernita del materiale e dei “galecc” i ragazzi, ma anche i bambini che erano addetti al trasporto del minerale mediante pesanti gerle da portare sulle spalle.
Si entra nella galleria della miniera all’imbocco Serpenti e si procede per circa un’ora fino alla “Lacca Bassa”. Tornati alla luce si cammina lungo un percorso nel bosco dove si notano ancora strutture legate al lavoro della miniera.
Dentro la miniera è possibile osservare le concrezioni, i posti delle “coltivazioni”, le postazioni che illustrano le tecniche minerarie oltre all’angolo del minatore Charlie e alla postazione interattiva in cui sperimentare la perforazione della roccia.

Lo Spumante Costa Jels

Tra i più innovativi progetti di valorizzazione del sito minerario, troviamo la fermentazione del vino dell'Azienda Agricola Nove Lune.
Le gallerie e le caverne che si snodano per circa 230 km nel cuore della Val del Riso, a Gorno, sono luogo ideale di riposo per uno spumante di altissimo livello: il Costa Jels. L’assenza totale di luce e di vibrazioni, la temperatura di 10 °C e l’umidità del 95%, costanti tutto l’anno, creano il posto perfetto per consentire al vino di riposare in tutta tranquillità per almeno cinque anni. Non si tratta solamente di una tecnica produttiva di grande efficacia; la collaborazione tra Alessandro Sala, l’amministrazione e gli operatori museali di Gorno ha generato un progetto etico e di valorizzazione del territorio, con visite guidate abbinate a pranzi tipici e degustazioni.
La prima edizione del Costa Jels – con una tiratura limitata a 1.200 bottiglie – sarà pronta nel 2025. Nell’attesa è possibile preordinare questa eccellenza, monitorata grazie a costanti report sullo “stato di salute” della bottiglia.

 

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Enti e associazioni impegnate nella tutela e valorizzazione

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Comune di Gorno

Guide dell'Ecomuseo delle Miniere di Gorno

Associazione Le Taissine

Gorno inaugurata miniera Costa Jels, 2011, Antenna2 TV

Costa Jels, Ecomuseo delle Miniere di Gorno

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28 Giugno 2024

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