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Sconosciuta

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Ogni anno ad Ardesio si ripete da tempo una curiosa tradizione popolare: si tratta del giöedè dela mèsa.

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La notte del giovedì di mezza quaresima, un gruppo di ardesiani che rimane ignoto, si aggira per le vie del paese a contrassegnare con una croce di calce bianca le case dove abitano i single, conosciuti in bergamasco come pövvecc gli uomini e pötaege le donne. Solitamente la consuetudine vuole che le case degli zitelli e delle zitelle vengano segnate a partire dai 30 anni per gli uomini e 27 per le donne, ma, dal 2022, le croci sono comparse per ambo i sessi a partire dal trentesimo anno d’età. Un tempo inoltre vi era una distinzione ulteriore: le croci per i maschi erano bianche, per le femmine invece erano di colore rosa.

In particolare, le croci dei nuovi entrati a far parte del gruppo sono di piccole dimensioni, quasi a segnalare la possibilità di rimediare al danno, mentre, per gli scapoli e le non maritate che permangono in questa condizione per anni, le croci sono molto più grandi, fino a raggiungere le dimensioni di un’intera piazza per gli zitelli definiti “doc”. Nessuno ad Ardesio si offende per questa tradizione tanto bizzarra, anzi, per qualcuno la dimensione della croce diviene persino un vanto.

Il giöedè dela mèsa rappresenta dunque un vero e proprio patrimonio culturale del Comune di Ardesio, una consuetudine sociale particolarissima che difficilmente può trovare casi analoghi. Curiosamente, in una frazione del comune svizzero di Scuol, di nome Ardez, pare che ci sia una tradizione simile, motivo per il quale si è deciso di istituire un gemellaggio tra i due comuni.

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