La processione del Venerdì Santo a Gromo
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Storia e descrizione
quella di Gromo è una processione silenziosa, senza costumi, e la sua suggestione è affidata proprio ai momenti di silenzio e al buio contrastato solo dalle fiammelle e dai fuochi accesi. Si celebra la sera del Venerdì della morte di Gesù e costituisce un atto di devozione e di fede che si protrae da secoli, in una forma simile a quella attuale.
I fuochi sono tra gli elementi di fascino e vengono preparati dai “fuochisti” che oggi sono coordinati da Andrea Verzeroli, vicepresidente della Pro Loco di Gromo, della Ripa Alta.
All’ultima processione (2024), Andrea aveva 33 anni e quindi aveva il diritto di essere tra gli uomini che portano il Cristo Morto (la tradizione vuole che lo sollevino proprio i trentatreenni del paese). Spiega Verzeroli che nelle settimane e nei mesi che precedono la celebrazione il gruppo dei fuochisti, molti sono i giovani, si impegna a raccogliere stracci, contenitori metallici di vernici o pomodori (tolle) che serviranno ad accendere i fuochi sulle croci e sul terreno. La tolla, sul fondo, viene coperta di segatura, quindi sopra vengono inseriti gli stracci imbevuti di olio vegetale che saranno accesi. Questo accade anche in caso di pioggia.
Si preparano le tre grandi croci con legno di pino che viene tagliato a metà stagione, verso ottobre, in modo che abbia tutto il tempo di asciugarsi e di alleggerirsi. Tre croci, come sul Calvario, vengo poste in Bettuno Alto e le altre tre alla Ripa Bassa di Gromo, dove si trova la chiesa di Santa Maria. Bettuno si trova invece ai piedi della salita che porta a Ripa Bassa e a Ripa Alta, frazioni antiche che si trovano sul pendio, in mezzo al verde. I fuochi vengono accesi alla sera, quando la processione dalla piazza torna in parrocchia.
Oltre che sulle croci, i fuochi divampano anche in un luogo sotto il ponte della strada che conduce a Boario, dove un tempo sorgeva un mulino; qui le tolle sono inserite in buche già scavate, in modo da disegnare gli strumenti della Passione: la corona di spine, la lancia, il Sacro Cuore di Gesù (elemento che riporta alla confraternita dei Disciplini e che induce a datare la processione indietro nei secoli).
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